sabato 10 gennaio 2009

Fondazione Maria Adriana Prolo



In pieno centro di Torino, andando da Piazza Castello a Piazza Vittorio Veneto (chiamata da tutti semplicemente Piazza Vittorio), percorrendo via Po ad un certo punto, sulla sinistra, si incontra via Montebello, la via che, conduce alla MOLE ANTONELLIANA; una posizione molto bella che vale la pena di andare a verificare di persona.
In questo tratto della via Montebello, che è isola pedonale, ci sono panchine, grandi fioriere, che costeggiano i due lati della strada dove si trovano terrazze di caffè e dove tira sempre un'arietta piacevolissima; quando fa caldo, proprio per questa caratteristica, le persone cercano refrigerio in questo angolo della città che ha qualcosa in comune con certi angoli di Parigi.
Nella Mole, sede un tempo del MUSEO del RISORGIMENTO NAZIONALE e poi di mostre
temporanee, nel maggio del 1996, per volontà della Città di Torino, è stato avviato un cantiere di recupero funzionale e di restauro dell'edificio, diretto dal direttore artistico François Confino, già ideatore della famosa mostra parigina "Cité-Cine". Dopo sei anni di lavori, il giovane architetto Gianfranco Gritella, insieme ad Antes Bortolotti, ha ridato vita al tempio mai divenuto tale. Ma proprio da questo presupposto è partito lo studio e l’opera del giovane e creativo Gritella, che ha ricevuto il testimone e l’entusiasmo tenace di Antonelli, secondo cui "le opere devono diventare tali anche se cambia la destinazione".
La Mole Antonelliana, monumento simbolo della città di Torino, diventata la nuova sede del MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA, è oggi destinata ad essere una sorta di grande tempio pagano dedicato alla settima arte.
Confino ha creato per i visitatori della mostra un vero e proprio percorso che li accompagna idealmente in tutte le fasi della realizzazione di un film e che culmina, nel suo momento espressivamente più alto, in una proiezione sugli schermi giganti situati nell’Aula del Tempio.

Il nucleo delle collezioni (grazie al lavoro della storica e collezionista Maria Adriana Prolo) ospita macchine ottiche pre-cinematografiche (lanterne magiche), attrezzature cinematografiche antiche e moderne, pezzi provenienti dai set dei primi film italiani ed altri cimeli nazionali e internazionali . Il museo conserva un'imponente collezione di manifesti cinematografici, una collezione di pellicole ed una biblioteca, in costante ampliamento: comprende attualmente 20.000 apparecchi, dipinti e stampe, oltre 80.000 documenti fotografici, oltre 300.000 manifesti, 12.000 film e 26.000 volumi.

Lungo il percorso espositivo di 3200 metri quadrati distribuiti su cinque piani si visitano alcuni spazi dedicati alle figure principali che contribuiscono a realizzare un film.
Nella sala principale, costruita nella sala del tempio della Mole, una serie di cappelle è dedicata a vari generi cinematografici.

Il Museo Nazionale del Cinema ospita numerosi festival, il più importante e prestigioso dei quali è il TORINO FILM FESTIVAL.
Una sala cinematografica poco lontana dal museo, all'interno del cinema Massimo, è riservata esclusivamente alle retrospettive e alle altre attività del museo.


Attualmente, quando ci si va alla MOLE ANTONELLIANA, si hanno due possibilità: visitare il museo e salire con l'ascensore panoramico (inaugurato nel 2000) che effettua la sua corsa in 59 secondi, in una sola campata a cielo aperto senza piani intermedi. L'ascensore con le pareti di cristallo trasparente porta dai 10 metri della quota di parttenza agli 85 metri del "tempietto" dal quale si può vedere il panorama della città. Durante la salita si può ossservare l'interno dell'edificio da una prospettiva davvero interessante.
Si tratta del museo con la maggiore estensione in altezza del mondo.


Con una cifra modica si può passare qualche ora piacevolissima in cui cultura e soddisfacimento del gusto estetico si compenetrano.

Per ogni informazione relative ai dettagli dei prezzi o orari
http://www.museonazionaledelcinema.it/orari.php

info@museocinema.it

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